ANNA FERRARO

Anna Ferraro intervistata per Influencers Kings

Raccontati la tua storia e soprattutto come sei diventata un’influencer.

Il mio approccio su Instagram è nato per caso, perché mia figlia mi ha scaricato l’applicazione. Pian piano ci ho preso gusto e sono diventata molto più curiosa ed attenta ai dettagli in ogni campo: moda, cibo, natura,viaggi benessere ecc..

Che stile di vita hai? Quante ore del giorno sono dedicate al lavoro nel web?

La mia vita è molto intensa perché ho una famiglia e sono una professionista. Ho la fortuna di poter viaggiare spesso. Non c’è un tempo prefissato, dipende  dai miei impegni quotidiani. Comunque almeno un’ora al giorno riesco a dedicarmi ad Instagram perché mi diverte ed incuriosisce.

Marcello Mastroianni è per me un’icona di stile.

Chi ti fa le foto di solito?

Sono foto amatoriali, selfie o scatti di mio marito principalmente e dalle mie figlie.

Quante e quali app utilizzi?

Solo Instagram. Mi piace seguire le tendenze del momento e la moda, selezionando quello che più rispecchia me stessa e la mia età. Se qualche capo mi piace, lo indosso volentieri anche dopo parecchi anni.

 

 

Decidi tu come sponsorizzare il brand con cui prendi un accordo o ti danno indicazioni precise?

Mi danno indicazioni precise che accetto solo se condivido.

Molti influencers non nascono come modelli né con i canoni di bellezza predefiniti dalle case di moda e dal mondo dei media in generale. Quanto sta incidendo secondo te nel mondo della moda questo tipo di pubblicità social con facce e corpi “normali”?

Si, sono convinta di sì perché la gente si identifica maggiormente con modelli normali e non con quelli che seppur perfetti diventano inarrivabili e frustranti.

Esci mai senza portare con te lo smartphone?

Mai.

Quali sono i tuoi tre film preferiti?

Philadelphia, Fuga di mezzanotte, recentemente mi è piaciuto Perfetti sconosciuti, in cui si sviluppa un’analisi spietata di quello che contiene il cellulare di ciascuno di noi.

Hai mai detto di no ad una proposta di lavoro?

Si, mi è capitato di rifiutare offerte che non rispecchiavano il mio modo di essere.

Il tuo motto con il linguaggio degli hashtag?

HAVE A NICE DAY.

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