SALVATORE MARTINEZ

Salvatore Martinez intervistato per Influencers Kings
Ho incontrato Salvatore Martinez al Just Cavalli in occasione del meeting tra influencers. Ho notato subito Salvatore per il particolarissimo e invidiabile outfit. Al suo fianco il compagno Salvatore Ture, palermitano d’origine e avvezzo alla movida catanese. Ci siamo immediatamente trovati tra conterranei e abbiamo stilato un elenco dei locali che abbiamo frequentato. Poi, nonostante la musica, Salvatore è riuscito a raccontarmi un pò di sé e della sua esperienza da influencer. 
Sono Salvatore Martinez, ma il mio vero cognome è Canfora. Sono casertano d’origine e abito a Milano da circa tre anni dopo essere stato per cinque anni a Londra. Ho lavorato nel moda da quando avevo quasi vent’anni. Negli ultimi tre anni faccio per lo più il personal trainer, una passione che nel tempo è diventata un lavoro. Mi manca un po’ la boutique. Oggi mi diverto a pubblicizzare la “mia” moda sul mio profilo Instagram.
Da quanto tempo hai un profilo Instagram?

Da quasi tre anni.

Prima usavi un’altra piattaforma social?

Prima avevo un semplice profilo Facebook. In realtà ho scoperto un potenziale solo quando ho aperto il profilo Instagram, dove la moda si sviluppa anche virtualmente.

In che senso?

Siamo abituati a vedere le sfilate, le persone come si vestono per strada, le riviste patinate. Su Instagram invece sono visibili le persone comuni e ognuna di esse ha il suo stile personale, ognuna segue le proprie tendenze e questo mi ha appassionato molto, così ho creato nel mio piccolo quello che piace più a me.

Potrei fare gli spaghetti allo scoglio anche con gli occhi bendati!

Come hai agito quando hai creato il profilo?

Ero un po’ spaesato all’inizio. Per un lungo periodo non l’ho nemmeno usato perché non capivo come funzionava. Pensavo fosse un semplice programma di filtri per dare un tocco di luce alle foto. Successivamente mi hanno spiegato che Instagram è un social network.

Quando è stata la svolta? Quando hai smesso di usarlo in modo poco consapevole?

I miei followers iniziavano ad aumentare e a quel punto ho capito cosa piaceva alle persone che mi seguivano e quindi mi impegnavo ad procedere in modo più efficace in quella direzione. Poi sono stato contattato da vari brand, che mi chiedevano di pubblicizzare una cosa e poi un’altra e un’altra ancora. Da lì mi sono trovato nel bel mezzo di una vera e propria passione.

Hai iniziato da subito a farti pagare o hai cominciato con “gli scambi”?

Prima con gli scambi poi ho iniziato a percepire un compenso. Ho due contratti veri e propri attualmente. Uno è ancora in corso da due anni: lavoro per un’agenzia di moda americana. Sponsorizzo tanti marchi di underwear. L’altro contratto è più recente (circa sette, otto mesi) ed è con un’agenzia di viaggi spagnola. Io pubblicizzo il loro nome e loro una o due volte all’anno mi offrono viaggi di minimo 8 giorni all’estero. In quelle occasioni io faccio delle foto e dei video che posto nei miei canali social. In quei giorni mi mandano anche a degli eventi che loro organizzano per me.

 

E questo? (Chiedo indicando il suo splendido accessorio).

È un harness, un accessorio che viene utilizzato soprattutto, attualmente, nell’ambiente gay, nei locali notturni, in feste e in club privati. Ovviamente si può utilizzare anche come sto facendo io in questo caso, come ha già fatto anche Moschino prima di me, ma in modo differente. Lo indosso perché è di un mio carissimo amico con cui lavoro. Il brand si chiama Spartasa’s harness e nasce da una sua passione, lui era un sarto di Versace. Ad un certo punto desiderava mettersi in proprio e creare qualcosa di suo e così ha iniziato a creare questi bellissimi harness, totalmente made in Italy. Compra personalmente la pelle a Napoli e vende in tutto il mondo. Distribuisce grazie ad alcuni punti vendita che propongono i suoi prodotti e io gli organizzo degli shooting almeno quattro cinque volte all’anno. Io e Salvatore Ture (il mio compagno), siamo l’immagine principale del brand, ma ogni volta cerchiamo di presentare ragazzi nuovi.

Quanto tempo dedichi ad Instagram?

Ormai è parte della mia giornata, già dal primo momento, quando entro in palestra, faccio un video di 4, 5 secondi mentre cammino per recarmi in palestra e successivamente effettuo brevi riprese dell’allenamento. Faccio diverse storie durante la giornata. Poi, per contratto con gli underwear pubblico almeno sei o sette foto mensili. La pubblicazione di una foto ormai è una tattica naturale.  Posto nell’orario giusto e non è mai casuale. L’account me lo gestisco da solo anche se adesso è diventato un po’ difficile perchè ci sono tante persone che mi messaggiano e mi dispiace davvero non poter rispondere a tutti, ma non posso stare sempre con il cellulare in mano.

Ti senti una celebrity?

No, celebrity grazie ad Instagram, no. Lavoro nei club da più di dieci anni quindi sono un po’ conosciuto grazie a questo. Ho vinto un concorso di bellezza nel 2006 e sono stato anche Mister gay Italia e Europe. Ogni tanto partecipo anche a trasmissioni televisive. Dopo l’estate parteciperò sicuramente ad uno o più programmi di cucina perché so cucinare molto bene.

Qual è il tuo piatto forte?

Sono casertano ma potrei fare gli spaghetti allo scoglio anche con gli occhi bendati!

Come intendi programmare il tuo lavoro nel futuro?

Penso che continuerò a pubblicare su Instagram aumentando la qualità delle foto e cercando di far crescere il profilo sempre di più. Ma vorrei soprattutto crescere professionalmente, aprendo una mia attività culinaria e un programma di cucina potrebbe aiutarmi in tal senso. Instagram mi ha dato molte opportunità e continuerò a usarlo anche se dovessi spostarmi sulla cucina.

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