Ciao Rebecca, raccontaci un pò di te e del tuo incontro con Instagram. Da quanto tempo stai su questa piattaforma social?
Ho 23 anni e sono nata nell’epoca dei social network o quanto meno nel momento cruciale del loro sviluppo mi sono trovata nel posto e nel momento giusto. Trovandomi in una società che si basa molto sulla possibilità di avere vetrine virtuali, ho cercato di incrementare la mia visibilità attraverso i social. Instagram è uno dei miei preferiti perché non implica un’interazione a tutti i costi con gli altri utenti. Instagram, infatti, offre la possibilità di condividere momenti della propria giornata con foto e video senza vincolarti ad interagire con le persone. Ho creato il mio account 4 anni fa (2014), per gioco, pubblicando foto abbastanza semplici e probabilmente anche molto scarse a livello di qualità e di contenuti, ma il mio interesse era avere un social da condividere con i miei amici. Sono sempre stata molto espansiva e molto sicura di me quindi non ho mai avuto timore di farmi foto o farle con le amiche e mostrare momenti della mia vita quotidiana. Instagram mi sembrava la piattaforma migliore per poter esprimere me stessa quindi posso affermare che il mio carattere ha avuto un ruolo decisivo nel mio percorso.
Chi fa da sé fa per tre!
Sei consapevole di essere una microinfluencer? Spesso i micro sono molto più apprezzati dai brand per motivi di maggiore e immediato impatto sui followers, grazie ad un rapporto di fiducia molto più diretto.
No, non ne ero consapevole, ma ho cominciato a capirlo quando vari brand mi contattavano per collaborazioni basate ovviamente su scambi. Per me era una cosa bellissima e tutt’ora lo è! Noi ragazze abbiamo la passione per i vestiti, le scarpe e tutto ciò che riguarda l’abbigliamento e gli accessori. Saper di poter contribuire a rendere noti quelli che preferisci ad altre ragazze o riceverli proprio in regalo è una bellissima cosa. Avere inoltre la fiducia di un negozio nei tuoi confronti e quindi essere consapevole di possedere delle potenzialità per aiutare a vendere mi ha reso sempre molto felice. Comprendo che i brand apprezzino maggiormente un microinfluencer rispetto ad uno già impostato e molto conosciuto perché i micro sono più propensi a interagire con i propri followers anche se io a dirla tutta non sono mai stata molto brava in questo. Il mio pubblico, infatti, è prevalentemente maschile per cui tendo a non rispondere ai commenti per non dare false speranze o incoraggiare fraintendimenti. Adesso cominciano a scrivermi anche tante ragazze e con loro ho la piacevole possibilità di condividere il gusto per vestiti o accessori che indosso o luoghi belli in cui vado, dando loro le informazioni necessarie per sapere dove si trovano e come raggiungerli.
Visitando il tuo profilo ho notato che sei fidanzata e innamorata. Anche Nedjad lavora sulla sua immagine. Vi piace piacere? Ogni tanto insorge la gelosia?
Si, sono fidanzatissima e innamoratissima. Stiamo insieme ormai da due anni. Ci siamo conosciuti approfonditamente grazie ai social: entrambi siamo di Bologna e frequentavamo più o meno le stesse compagnie di persone e di amici e conoscenti. Il social mi ha aiutato a conoscerlo meglio evitandomi di basare le mie prime impressioni su ciò che dice la gente. Ricordo come se fosse ieri che il suo primo messaggio mi è arrivato proprio su Instagram. Si, ci piace molto piacere perché crediamo nella nostra relazione, soprattutto crediamo che sia una cosa reale e non solo una posa sui social. Quando abbiamo cominciato a capire che piacevamo alle persone non solo singolarmente ma anche come coppia ovviamente questo ha incoraggiato alcuni brand e alcuni fotografi a contattarci per lavorare insieme, in coppia. Io e Nedjad crediamo che quello che proviamo si possa trasmettere attraverso lo schermo di uno smartphone o un obiettivo fotografico. La gelosia è normale, è una inevitabile percentuale dell’amore, soprattutto quando si è molto innamorati. Quando si ha paura di perdere una persona si tratta di una gelosia positiva. Non so dire chi sia il più geloso dei due … forse io, ma diciamo che non ci ha mai divisi, anzi, ci ha sempre uniti.
Ti ricordi qual é stata la prima proposta da parte di un brand? Raccontaci come ti approcci con il lavoro.
Dunque mi ricordo che la prima volta che un brand mi propose una collaborazione si trattava di Birex. Questo brand vendeva capi in un negozio vicino a casa mia a Bologna, quindi andai a scattare là con i loro capi e mi ricordo che quando mi ripostarono la foto ero al settimo cielo, ero veramente felicissima. Mi regalarono la roba che tutt’ora ho e da lì partì un giro: altri brand vedendo le mie collaborazioni cominciarono a chiamarmi e adesso su Bologna i più famosi, quelli che attualmente fanno più tendenza, mi contattano e sono molto contenta. Il mio approccio a questo tipo di lavoro è sempre non totale. Faccio altri lavori e non mi sono mai concentrata a tempo pieno su questo anche se credo di poterlo e di volerlo fare in futuro, soprattutto ora che sono più libera perché mi sono laureata l’anno scorso e sto cercando la mia strada. Vedo che sui social ho un riscontro molto positivo quindi perché non sfruttare la cosa e investire meglio nel mio futuro su questo lavoro.
Quali sono i criteri e i passaggi che segui prima di pubblicare un post?
Sarebbe preferibile seguire criteri, lo so. Me li hanno anche insegnati, a dirla tutta. So che per pubblicare un post efficace dovrei rispettare un certo orario di punta durante il quale i followers sono collegati in massa (pause pranzo, pausa lavoro, orario aperitivo o mattina molto presto). Io però non ho mai seguito troppo questi criteri più che altro perché come ti ho già detto il mio interesse è sempre stato molto blando rispetto alla “crescita social”. Ovviamente pian pano che la mia visibilità è cresciuta mi sono interessata maggiormente, curando meglio la qualità delle foto, lo stile e quindi anche ricercare scatti non troppo casuali di paesaggi, prospettive e outfit. E’ sempre stato tutto molto reale e spontaneo. Non ho mai fatto qualcosa per adattarmi ad Instagram, ma ho sempre cercato di adattare Instagram alla mia vita.
Stai vivendo una crescita reale e quindi anche molto impegnativa, immagino. Quanto tempo passi al cellulare? Cosa ne pensi dei fake followers?
I miei followers sono arrivati da soli, non mi sono mai impegnata tanto. Sto già da quattro anni su questa piattaforma, questo mi ha sicuramente aiutato. Credo che abbia contribuito molto il mio lavoro: modelle e fotomodelle sono sempre più esposte rispetto a una persona normale. Al cellulare non passo tantissimo tempo, ma quando si tratta di fare una foto ne perdo “tanto” perché ora il mio profilo è visivamente molto bello e d’impatto e la concorrenza aumenta, non posso più permettermi di fare foto mediocri. Per quanto riguarda i fake followers penso che siano una bruttissima invenzione. Danno l l’impressione di arrivare a un certo grande numero di followers, ma non sono persone reali e di lì a poco smetteranno di seguire dando solo un crollo drastico al profilo. E’ una furbata senza lieto fine.
Vivi ogni momento in modo naturale?
Assolutamente si, mi sono sempre imposta sia per l educazione che ho ricevuto che per mio modo di essere di fuggire la finzione e la falsità. Non ho mai manifestato aspetti della mia personalità per compiacere gli altri e agire come piacerebbe a qualcun’altro che non sia io. Sono consapevole di piacere forse meno alle donne e più agli uomini ma questa è una cosa che è sempre stata e sempre sarà, non vale solo per me, vale per tutte le donne. Credo tuttavia che se una ragazza qualunque visitasse il mio profilo guardando qualche storia e non limitandosi agli scatti, cambierebbe idea rispetto alla prima impressione che la mia immagine potrebbe offrire. Ho sempre sempre vissuto secondo la mia vita e non secondo quella che avrebbero voluto gli altri.
Hai molto tatuaggi, apporteresti altre modifiche al tuo corpo?
I miei tatuaggi sono aumentati da quando sto con Nedjad, lui fa il tatuatore e nel corso della nostra relazione è migliorato tanto, quindi ho voluto sfruttare la fortuna di avere il ragazzo tatuatore, perché i tatuaggi mi sono sempre piaciuti moltissimo. Sono fiera dei miei, non ne cancellerei nemmeno uno, anzi vorrei averne altri. Come ogni donna se potessi cambiare qualcosa la cambierei. Complessivamente mi piaccio, ma vorrei mantenermi meglio. Non ho mai troppo tempo e mi piace molto mangiare, potrei essere più in forma di così.
Vorresti crescere al massimo in questo settore o hai altri programmi?
Mi piacerebbe crescere molto in questo settore perché al giorno d’oggi dà molte opportunità lavorative (prediligerei ovviamente sempre il campo della moda) e mi piacerebbe collaborare con brand più grossi, ma ho anche altri progetti per me. Mi impegnerò sicuramente a crescere, ma tenendo sempre i piedi per terra.