GIADA CONTI

Giada Conti interviewed for Influencers Kings
Giada è una ragazza acqua e sapone, molto carina, sicura di sé ma anche timida. L’ho incontrata al Just Cavalli, ha accettato il nostro invito ed è arrivata con il fidanzato, sostenitore delle sue scelte professionali e di vita. 

Ciao Giada, come sei diventata un’influencer? Parlaci un po’ di te.

Ho iniziato due anni fa grazie a Babyliss. Il mio punto forte sono sempre stati i capelli. Un giorno Babyliss Italia mi ha contattato e mi ha chiesto di partecipare ad un contest per diventare ambassador. Così ho partecipato e da lì è iniziata la mia scalata verso questo mondo. Ad oggi è più un hobby che un lavoro ma spero che possa diventare qualcosa di più importante.

“Se mai ci provi, mai lo saprai!”
In che senso un hobby? Fai scambi o prendi anche dei compensi dai brand?

Si, prendo dei compensi ma non da riuscire a mantenermi o da poterlo definire un lavoro. Sta diventando qualcosa di importante, sicuramente. Ho 22 anni e studio farmacia, ma grazie a questo lavoro riesco a togliermi delle piccole soddisfazioni.

E come vivi questo “doppio percorso”? Ad un certo punto forse dovrai fare una scelta.

Se dovessi arrivare dove vorrei, sarei anche disposta ad abbandonare quello che è il mio percorso di studi. Sento di poter fare l’influencer e di poter crescere, lo faccio proprio con passione. Ho iniziato a studiare farmacia perché mi piace però, non lo so, mi sono trovata catapultata in questo mondo e anche se sono molto introversa e non molto esibizionista, vedo che alla gente piace quello che faccio. Ci sono anche quelli che ti remano contro ma è normale.

Interagisci con i tuoi followers?

Si, soprattutto attraverso i commenti, mi piace. Ho anche conosciuto molte ragazze che non sono di Vigevano (da dove vengo io), ma sono sparse per tutta Italia e anche con Babyliss Italia ho conosciuto tante persone e spero di conoscerne delle altre.

Cosa ti piace di più di questa vita? Ovviamente è cambiato qualcosa, no?

Si, già l’evento di Babyliss è stato un forte impatto per me anche i messaggi in direct per me sono tutte cose molto importanti. Poi ho ricevuto il vostro invito proprio l’altro giorno e allora mi sono detta “dai, proviamo!”. Per un po’ ho avuto l’account gestito da un manager, poi però ho deciso di non fare niente spendendo soldi, così per il momento lo sto gestendo io e funziona. Cerco sempre di essere me stessa e di non tradire la mia persona, anche a livello di stories non mostro altro che non sia vero, non mi atteggio a fashion blogger o influencer, voglio esserlo indirettamente.

Le foto sono professionali o no?

Sono tutte foto da ragazza normale, foto semplici che però piacciono molto. Una parte delle foto sono riconducibili a shooting che ho fatto, perché lavoro per un’agenzia di Milano che è la Mood Management. La mia unica pecca è l’altezza, infatti mi dicono sempre “si sei una bella ragazza ma con il tuo metro e 60 sei un po’ ostacolata”. Mi hanno sempre consigliato di puntare sul ritratto quindi di concentrarmi su viso e capelli. Ce ne sono alcune professionali fatte da fotografi come per esempio alcune scattate dal fotografo della Coca Cola e Gucci. La maggior parte le faccio io con l i phone o con la macchina fotografica. Ho un amico pratico che mi aiuta ma non ho ancora un fotografo fisso.

Hai mai avuto problemi legati a questo lavoro nella tua vita privata?

Tutt’ora no, anzi sono fortunata perché il mio ragazzo mi sostiene anzi è il primo a incoraggiarmi, è venuto qui stasera! Io vedo questa attività come una possibile occasione per la mia vita e il mio futuro. Precedentemente quando non c’era lui al mio fianco, ho avuto parecchi ostacoli probabilmente perchè mi dicevano “tu vuoi arrivare lontano ma non ce la farai”. Mettevano i bastoni tra le ruote, ma io penso che se mai ci provi mai lo saprai. E io ci sto provando.

Hai dei consigli per ragazzi e ragazze che come te vogliono prendere questa strada?

Io sono dell’idea che non si debba andare alla ricerca del successo. Piano piano il successo verrà da te, ma successo non significa diventare una “Chiara Ferragni della situazione”. Anzi, so che adesso vanno tantissimo i microinfluencer e io mi definisco tale. Avere una piccola nicchia di persone che sono in grado di seguirti come modello positivo è già un successo. Quindi secondo me se si vuole inziare a intraprendere questa carriera è necessario ovviamente curare le foto, ma altrettanto importante non far vedere di essere già arrivati all’obiettivo. Qualcosa che fa arrabbiare è vedere ragazze della mia età che dall’oggi al domani fanno vedere di essere qualcosa che non sono. Mi spiego meglio, io ho fatto fatica a definirmi influencer. Quando mi è stato detto “Giada guarda che lo sei”, allora a quel punto ho scritto nella mia biografia digital influencer. Ma ho dovuto aspettare la conferma da parte di una persona del settore. I veri influencer mantengono una propria personalità secondo me. Seguono le tendenze del momento ma non cambiano la loro persona.

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